ENOTURISMO

La LWE opera nel territorio del PROSECCO DOCG, organizzando degustazioni e tours TRA LE COLLINE DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE e tours nelle cantine di produzione del prosecco e nei principali siti di interesse storico.
Le province limitrofe offrono grandi attrazioni come i monumenti storici di grande fascino, le ville venete , le città storiche legate al mondo dell’arte quali Venezia, Treviso, Conegliano, Asolo, Padova e moltissime altre . LE VISITE GUIDATE IN CANTINA COMPRENDONO LA DEGUSTAZIONE DI DIVERSE TIPOLOGIE DI PROSECCO, ACCOMPAGNATE DA PICCOLI ASSAGGI DI AFFETTATI E FORMAGGI TIPICI DELLA ZONA. PER UN BRUNCH VELOCE OPPURE PASTI COMPLETI CON SPECIALITA’ GASTRONOMICHE ALTRETTANTO TIPICHE . Durante le visite gli ospiti saranno accompagnati al fine di illustrare i vini in degustazione e riferire sui cenni storici delle località visitate.



CENNI SUL PROSECCO:
STORIA E ORIGINI DELLE DENOMINAZIONI
Fin dalla metà del Duecento il toponimo ‘Prosech’ o ‘Prosecum’, ma anche il più moderno ‘Proseco’ viene riferito ad un piccolo centro, confinante a sud est con il vescovado di Trieste e a nord con il territorio di Duino. Ancor oggi Prosecco è una piccola località della provincia di Trieste, nell’estremo nord–est della penisola italiana. Quanto alla produzione di vino in loco, risalgono sempre a quest’epoca le prime citazioni del luogo ed esse provengono proprio dall’atto di locazione per quattro vigneti.
È dunque certo che delle coltivazioni viticole fossero collocate lungo i pendii soleggiati digradanti da Prosecco verso il mare, al riparo dei freddi venti di bora, dove si trovava un terreno marnoso-arenaceo, in tempi antichissimi coperto dal mare, favorevole alla maturazione di uve molto particolari. Il riferimento al vino prodotto in queste zone chiamato Pucinum, risale comunque al I° secolo A.C., nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio , nella quale si esaltano le qualità di questo vino. Nei secoli successivi, il vitigno viene introdotto dai viticoltori nella provincia di Treviso ,dove trova un habitat adatto per il suo sviluppo All’inizio dell’Ottocento risale invece la citazione del vitigno da parte di Francesco Maria Malvolti e da quel momento i documenti si susseguono più frequenti e più chiari: possiamo dire che così inizia la storia moderna del Prosecco (e non sussiste più alcun dubbio che per Prosecco si intenda il vino bianco prodotto tra le impervie colline del trevigiano ). Colline, dove il vitigno si trova particolarmente bene, soppiantando pian piano anche la coltivazione di altre uve che avveniva in loco, diventando infine a metà Novecento l’unico ed incontrastato padrone della zona. Le uve destinate alla produzione di Prosecco DOC provengono principalmente dal Glera, un vitigno autoctono dell’Italia nord orientale, noto fin dai tempi dei Romani.


Il Glera è un vitigno a bacca bianca. Ha tralci color nocciola e produce grappoli grandi e lunghi, con acini giallo-dorati. La sua coltivazione prevede, oltre all’orientamento verticale dei germogli e all’eliminazione di quelli in soprannumero, anche interventi di cimatura e legatura per ottenere un microclima adatto all’accumulo di sostanze aromatiche sulla bacca. Insieme al Glera, fino ad un massimo del 15 %, vengono storicamente utilizzate altre varietà: Verdiso, Bianchetta Trevigiana, Perera, Glera lunga, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Pinot Nero, vinificato in bianco.
La zona di produzione del Prosecco DOC è situata nel Nord Est Italia, e più precisamente nei territori ricadenti in 4 province del Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine) e 5 province del Veneto (Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Vicenza ), uno dei territori più belli di tutta Italia. La zona di produzione del Prosecco DOCG si estende sulla fascia collinare, della provincia di Treviso, compresa tra le cittadine di Conegliano e Valdobbiadene. Questa zona è dettagliatamente codificata nel disciplinare di produzione che accompagna il decreto del 1969 con il quale il vino prodotto all’interno di questa zona ha ottenuto la denominazione di origine controllata come Prosecco DOCG di Conegliano Valdobbiadene. Se Conegliano è considerata il centro culturale del Prosecco DOCG di Conegliano-Valdobbiadene con la scuola enologica, Valdobbiadene che ogni anno organizza la storica Mostra Nazionale degli Spumanti è il cuore produttivo di questo comprensorio. Le due capitali del Prosecco DOCG sono collegate dalla Strada del Prosecco ideata già nel 1938 dal professor Italo Cosmo e realizzata poi nel 1966 da Giuseppe Schiratti per far conoscere ai turisti l’eccelso valore dei prodotti di queste colline e la bellezza incontaminata di questo lembo di Italia. Le uve per fregiarsi di questa denominazione devono provenire da vigneti posti all’interno dell’area riconosciuta dal decreto istitutivo della DOCG, i vigneti devono essere iscritti all’albo della DOCG presso la camera di commercio di Treviso, il vino va prodotto unicamente con uve della varietà Prosecco ammettendo un max del 15% delle varietà citate sopra . La zona di produzione comprende i comuni di Conegliano, Susegana, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor, Miane e Valdobbiadene. Si estende per un’area di 18000 ettari di superficie, suddivisi tra zona Core e Buffer, in cui la vite è coltivata solamente nella parte più soleggiata dei colli ad una altitudine compresa tra i 100 e 250m. Attualmente all’albo DOC sono iscritti circa 30.000 ettari di vigneto lavorati da 2945 produttori.
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DOPO DIECI ANNI DI ATTENTO ESAME FINALMENTE NEL 2019 LE COLLINE DEL PROSECCO SONO STATE RICONOSCIUTE PATRIMONIO DELL’UMANITA’ GRAZIE A TRE PRINCIPALI CARATTERISTICHE : IL CARATTERE MORFOLOGICO, L’USO DEL CIGLIONE( *terrazze erbose coltivate a vigneti) E IL PAESAGGIO A MOSAICO. L’INTERAZIONE DI QUESTE TRE CARATTERISTICHE E LA SAPIENTE OPERA DEI VITICOLTORI HANNO RESO QUESTO TERRITORIO DAL PUNTO DI VISTA PAESAGGISTICO, UN MOSAICO NATURALE A SCACCHIERA COMPOSTO DA FORESTE, PICCOLI INSEDIAMENTI E VIGNETI CHE PRODUCONO IL “ CONEGLIANO-VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG”.
OLTRE A QUESTA ECCELLENZA VINICOLA, NEL TERRITORIO SONO PRESENTI NUMEROSE TESTIMONIANZE DI STORIA E CULTURA CHE RENDONO QUESTO SITO UNICO AL MONDO. NEI 15 COMUNI COMPRESI NELL’AREA DELLA DOCG, SI POSSONO VISITARE GLI SPLENDIDI MONUMENTI STORICI ABBARBICATI SUI PENDII E SULLE CIME DELLE COLLINE , IMMERSI TRA I VIGNETI E I BOSCHI CHE STUPISCONO IL VISITATORE PER LA BELLEZZA E LA RICCHEZZA CULTURALE. CASTELLI MEDIOEVALI, CHIESE E OPERE D’ARTE SONO A DISPOSIZIONE PER ESSERE VISITATE TRA UNA VISITA IN CANTINA E UNA DEGUSTAZIONE DI PROSECCO. COME NON CITARE L’ABBAZIA CISTERCENSE DI FOLLINA, CASTELBRANDO A CISON DI VALMARINO, LA CHIESETTA DI SAN MARTINO A COL SAN MARTINO , IL CASTELLO DI CONEGLIANO , IL MOLINETTO DELLA CRODA A REFRONTOLO, LA RICOSTRUZIONE PALAFITTICOLA RISALENTE AL NEOLITICO DEL PARCO DEL LIVELET E INNUMEREVOLI ALTRI MONUMENTI SPARSI NEL TERRITORIO. SITUATO A CIRCA METÀ STRADA DA VENEZIA E CORTINA D’AMPEZZO QUESTO TERRITORIO, È IL CROCEVIA PER GLI AMANTI DELLA CULTURA, DEL MARE , DELLA MONTAGNA E DEL BUON VINO.